Saggio dell'origine e del progresso de' costumi e delle opinioni à medesimi pertinenti

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Presso Onorato Porri, 1829 - 207 pages
 

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Page 162 - In eo quod efficeret vim esse censebant, in eo autem quod efficeretur materiam quandam ; in utroque tamen utrumque, neque enim materiam ipsam cohaerere potuisse si nulla vi contineretur, neque vim sine aliqua materia (nihil est enim quod non alicubi esse cogatur).
Page 16 - Omne animai se ipsum diligit ac, simul [et] ortum est, id agit ut se conservet, quod hic «i primus ad omnem vitam tuendam appetitus a natura datur, se ut conservet atque ita sit affectum ut optime secundum naturam affectum esse possit. Hanc initio institutionem confusam habet et incertam, ut tantummodo se tueatur, qualecumque sit, sed nec quid sit nec quid possit nec quid ipsius natura sit, intelligit. Cum autem processi!
Page 172 - Socrates autem primus philosophiam devocavit e coelo et in urbibus collocavit et in domos etiam introduxit, et coegit de vita et moribus rebusque bonis et malis quaerere.
Page 17 - ... ciò , che osserviamo accadere singolarmente agli uomini nel breve tratto di vita a ciaschedurto segnato dalla natura , devesi pur dire avvenisse in più largo giro di età alle nazioni.
Page 55 - Se poi l' ambi» /ione e il lusso appicchinsi a cuore scaltro , pronto » ad imprender tutto ed altero , procreano allora que' » mostri che noi miriamo descritti da Nepote e da » Tullio, ove quei ci presenta l'immagine di Alcibiade,
Page 63 - Achille è forma d'invitta forza e di cuore infrenabile; Ulisse dell'accortezza appoggiata dalla violenza; Nestore della prudenza sostenuta dalla fortezza dell'animo; Ettore della fortezza e della giustizia; Antenore della giustizia e dell'imbelle prudenza; Paride finalmente d'una licenza sì rotta che nulla tiene interdetto alla sua libidine
Page 55 - de' piaceri esauriscansi le sostanze, il pudore invieti, » esulti l'improbità, l'avarizia confonda sacro e pro» fano, il danaro ottenga amplissima autorità, tutto scon» quassi la forza; traboccando alfine la piena di tutte le » cupidigie, ne sien travolte le leggi, che son le róc...
Page 41 - Perciocché l'animo per ogni parte compresso sprigionò tale destrezza e sagacità, che affinandosi come il poteva in que' tempi, in cui tant'era l'ingegno umano imbecille e rozzo quanto addestrato e indurato il corpo, immaginò stratagemmi, sortite, astuzie, ripari; cosicché quelli, che non potevano di robustezza agguagliarsi, con una certa callidità respingessero od allentassero ogni nemica irruzione.
Page 10 - Nostra vero cognitio exorta ab iis , quae gerì in se ipso quisque sentit , et agi videt ab sui similibus , progressa primo ad ea est , quae ceteris in animantibus exposita maxime sunt, ac propter motus habitusque varios , quibus earum subinde status...
Page 49 - Imperocché o spossati da un continuo contendere , cadeano loro di mano l' armi spontaneamente ; o più e più volte respinti dalle uguagliate forze , erano astretti a cessare la vana impresa; o fracassati a segno, che lena e cuore mancasse da ritentar la fortuna, abbandonavano ogni ragione divina e umana all' arbitrio del vincitore per non sospingersi con resistenze inutili ad un totale esterminio.

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